1992 - 1998

Il fuoco all'orizzonte � un manifesto sul muro

 

 

 

Fondazione del gruppo Intifada

marzo 1992:

dalle ceneri dei Phoenix, Guido Zitti, Flavio Sciarra, Ennio Baglioni, Marco Trir� (tastiere) formano gli Intifada, introducendo il cantante poeta Fabio Di Zio

Prime esperienze live......

Dopo un breve periodo di prove, gli Intifada cominciano una serie di concerti che, in poco tempo, li render� conosciuti in tutta l'area metropolitana come il nuovo standard della musica alternativa rock

L'estate del 1992.....

Una volta "indurita" l'amalgama, i 5 giovani musicisti tentarono di esportare la loro musica anche nelle altre regioni italiane.

Le performance live. grazie anche ad una immane presenza scenica, scatenano l'entusiasmo degli ascoltatori e l'invidia dei gruppi antagonisti....

Leoncavallo

Sull'onda dei consensi, gli Intifada, riescono a piazzare una data (10/10/92) al mitico Leoncavallo di Milano....

Per l'occasione partono da Pescara anche numerosi sostenitori.....

Il periodo d'oro

Dal novembre 92 al giugno 93 gli Intifada passano all'attacco: tre demo, una serie continua di concerti e, soprattutto, un primo abboccamento con Alberto Pirelli, produttore a quei tempi dei noti Litfiba.

A febbraio del 93 tengono un concerto a dir poco epico al mitico (ed estinto) Villaggio Globale di Cappelle sul Tavo (PE)

Purtroppo, proprio in questo periodo, subiscono il furto di tutto il loro equipaggiamento, con conseguenze devastanti per il proseguo della loro carriera.

Il periodo funky cross - over

Dopo aver rimesso su una strumentazione decente, gli Intifada, con una decisione rimasta tuttora immotivata, decisero di cambiare radicalmente il genere musicale suonato, passando dal rock a sfondo mistico che  aveva fatto la loro fortuna, ad un funky cross - over dalle sfumatura tecniche rilevanti ma che colse in controtempo coloro che cominciavano a comporre una cerchia di sostenitori ristretta ma motivata.

Il rock duro e le prime crisi

Dopo l'abbandono del gruppo da parte del tastierista Marco Trir�, il gruppo pescarese (primi mesi del '94), indur� ulteriormente il proprio sound, portando al parossismo la componente chitarristica.

I risultati non furono confortanti, generando le prime crisi interpersonali tra i singoli membri e, di fatto, avviando un lento processo di disgregazione.

Non mancarono comunque alcune esibizioni veramente magistrali della band, come quella al "villa serena" di Bologna o quella al BARFLY di Recanati, occasione nella quale gli Intifada furono salutati come la nuova realt� del rock italiano (periodico Brain).

L'esperienza discografica ed il suo amaro epilogo

Nel momento peggiore della loro esistenza, gli Intifada, furono contattati per realizzare il loro primo album.

Entrati in sala d'incisione nell'agosto del 95, i quattro ragazzi, approfittaarono dell'occasione per godersi una vacanza in comune dai contorni tragicomici....( vedere la biografia del gruppo....)

Dopo la fine dei missaggi, di comune accordo, la band decise che il prodotto non era all'altezza delle aspettative dei membri....la reazione dell'etichetta non fu "simpatica"......

Lo scioglimento

Fabio Di Zio dichiar� la fine degli Intifada nell'ottobre del 1995.

Intifada fase II

Dopo alcuni mesi di astinenza, i quattro musicisti tornarono ancora insieme per ricominciare una nuova esperienza....

I prodromi furono buoni: due concerti  trionfali a Sulmona, tre concerti a Macerata, una manciata di esibizioni nell'area metropolitana pescarese ed infine una data tionfale al Base di Pescara.

L'estate del 1996

Ammessi con un plebiscito al rock festival "Heineken", gli Intifada vi parteciparono, ma in contrasto con la filosofia quasi agonistica di esso, boicottarono il meccanismo di votazione, utilizzando le date solo a scopo promozionale.

Il vuoto 97

A parte qualche esibizione, il 1997 fu povero di esperienze per gli Intifada, che si avviavano mestamente al loro tramonto.

La candela fa pi� luce quando sta per spegnersi...

Sul finire del 1997 entr� in formazione,  per la prima volta dal 1993, un tastierista: Cristian Disma.

Il suo apporto fu pi� che mai rivitalizzante per il gruppo: dopo sole poche prove gli Intifada avevano gi� composto nuovo materiale per un disco che avrebbe dovuto esser autoprodotto intorno all'aprile del 98.

Dopo alcuni concerti tenuti per osservare la consistenza del nuovo materiale dal vivo, gli Intifada decisero che era giunto il momento opportuno.....

La Fine

Nel Maggio del 1998 gli Intifada entrarono effettivamente in sala d'incisione.

Il materiale di nuova composizione era la risultante di un processo di fusione tra tendenze diverse: un ibrido tra l'utilizzo delle tastiere sullo stile degli ultimi Faith no More e il chitarrismo intelligente dei Stone Temple Pilots dell'album Tiny Music....

L'introduzione di Cristian Disma, entrato in ottima sinergia compositiva con Flavio Sciarra, aveva stemperato le atmosfere a volte eccessivamente rarefatte di alcuni episodi che avevano caratterizzato gli Intifada del passato..

Gli Intifada non avevano mai suonato cos� bene...

Putroppo le parti di Fabio Di Zio non collimarono con il resto del gruppo...ne scatur� una crisi che fu risolta nell'agosto del 1998 da Flavio Sciarra: il chitarrista abbandon� il gruppo, con le conseguenze facilmente intuibili per  un pugno di ragazzi che avevano vissuto insieme le esperienze della primavera della vita....

Gli Intifada si sciolsero dopo aver tenuto un ultimo concerto, simbolicamente concluso prematuramente da un temporale torrenziale....

Erano i primi di settembre......

 

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